COMUNICATO STAMPA

Il Trio Ceccanti – Fossi protagonista della Stagione Micat in Vertice n.100


In programma i capolavori della musica da camera di Schubert, Brahms e Dvořak con un omaggio al grande compositore scomparso Ivan Vandor


Il concerto sarà introdotto dalla guida all’ascolto di Nicola Sani

venerdì 24 febbraio, ore 21.00
Teatro dei Rozzi, Siena

Biglietti in vendita sulla piattaforma TicketOne.it
Informazioni sul sito web dell’Accademia www.chigiana.org

 

Siena, 21.02.2023 La centesima edizione della Stagione di concerti “Micat In Vertice”, la storica stagione di Siena dell’Accademia Chigiana, presenta la grande musica da camera del Romanticismo europeo. Venerdì 24 Febbraio, alle h. 21:00, arriva al Teatro dei Rozzi il Trio formato da Duccio Ceccanti, violino, Vittorio Ceccanti, violoncello e il pianista Matteo Fossi, perfezionatisi all’Accademia Chigiana con i grandi Maestri e tra i più acclamati interpreti del repertorio cameristico internazionale e contemporaneo. Il Trio, di solida fama e grande sensibilità interpretativa, rappresenta una delle più interessanti formazioni cameristiche italiane di oggi.

Il concerto si apre con una delle opere giovanili più significative di Schubert, il Trio per pianoforte in si bemolle maggiore D 28, intitolato Sonatensatz. Un unico movimento, Allegro, composto da Franz Schubert nel 1812, a 15 anni, composizione che testimonia la sua straordinaria capacità melodica e la genialità nel comporre brani da camera e per pianoforte, precorritrice dei celebri trii op. 99 e 100, composti 15 anni più tardi. Al pari di altri lavori composti nel periodo creativo giovanile di Schubert, questo movimento per trio con pianoforte è fortemente ispirato ai modelli classici, probabilmente influenzato dalle lezioni di contrappunto e basso continuo ricevute al Regio Convitto da Antonio Salieri. 

Il Secondo Trio con pianoforte op.87 di Johannes Brahms rappresenta un nuovo capitolo nella musica da camera viennese. Vi si riconosce la voce romantica del compositore all’interno del genere classico, costruito secondo precise regole d’integrità formale. Brahms è stato uno dei maggiori compositori della musica del XIX secolo, il suo spiccato senso autocritico lo spinse a distruggere più opere di quante ne pubblicasse e il risultato fu una qualità quasi sempre elevata delle opere giunte a noi. Il Trio n.2 op.87 presenta uno stile snello e conciso in cui il materiale viene elaborato con grande economia, una cifra stilistica tipica del compositore del Romanticismo tedesco. 

Al centro del concerto l’omaggio a un grande compositore del nostro tempo, Ivan Vandor, recentemente scomparso (2020), che ha dedicato la sua vita alla ricerca musicale e allo studio dei fenomeni sonori delle culture extraeuropee. In seguito alla pratica dell’improvvisazione musicale in ambito jazzistico durante la giovinezza, è diventato uno dei protagonisti dell’avanguardia musicale, grazie alla sua esperienza nel Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza e la collaborazione con Franco Evangelisti.

 Il violinista Duccio Ceccanti, dedicatario dell’opera composta nel 2017, interpreterà la composizione Violino solo, che rivela in pochi minuti di musica un intero universo sonoro. La melodia eseguita in apertura della composizione sul registro centrale dello strumento è riproposta lungo il brano variando la suddivisione ritmica, i registri, il verso di lettura, del timbro e della tecnica, che presenta i suoni armonici, le doppie corde, il tremolo, i pizzicati à la Bartók in una performance intensa e appassionante.

Il concerto si conclude con il Trio per pianoforte n. 4 “Dumky” in mi minore op. 90 di Antonìn Dvořak, probabilmente il brano di musica da camera più celebre ed eseguito del compositore boemo. Il titolo, derivato dal verbo dumati, che significa pensare, riflettere, sintetizza il carattere pensieroso e malinconico della composizione, che nelle lingue slave indica anche un genere poetico: le ballate epiche, da qui la presenza di sezioni interne allegre e spigliate. Il Trio “Dumky” presenta armonie libere e aperte, ritmi popolari e scale pentatoniche, musica in cui si nota la propensione all’espressione diretta con una vitalità robusta del compositore, trascorsa da una sensibilità dotata.

Duccio Ceccanti, diplomato con lode con Andrea Tacchi, si è perfezionato con Salvatore Accardo, Felix Andriewski, Stefan Gheorghiu e Boris Belkin, iniziando giovanissimo la carriera concertistica che lo ha visto ospite in prestigiosi festival e istituzioni concertistiche in Italia, nelle principali capitali europee e in Sud America, Stati Uniti ed Egitto. Ha inciso per Arts, Brilliant, Stradivarius, Naxos e per la rivista Amadeus ottenendo successi di critica internazionale. Dal 2000 al 2014 è stato Maestro Assistente ai corsi di Composizione di Azio Corghi e Musica per film Luis Bacalov dell’Accademia Chigiana di Siena. Insegna violino alla Scuola di Musica di Fiesole e al Conservatorio di Monopoli. Nel 2017 per meriti artistici, è stato insignito del Premio Lorenzo il Magnifico.

Vittorio Ceccanti si laurea con la menzione d’onore alla Hochschule di Stoccarda con Natalia Gutman. Diciassettenne debutta alla Musikverein di Vienna con il concerto di Lalo e l’Orchestra della Radio e al Teatro San Carlo di Napoli con il concerto di Saint-Saens trasmesso da RAI3. Si specializza asll’Accademia Chigiana di Siena e inizia un’intensa carriera internazionale che lo porta a esibirsi in Europa, Asia e Americhe. Seguono i successi come solista al Concertgebouw di Amsterdam, al Festival di Praga, al Teatro Coliseo di Buenos Aires, al Festival di Huddersfield e nelle maggiori Istituzioni musicali italiane. Con l’integrale delle sonate di Beethoven debutta alla “Bunka Kaikan Recital Hall” di Tokyo, alla “LG Art Hall” e alla “Kumho Art Hall” di Seoul, e con il Triplo Concerto di Beethoven al prestigiosissimo “Seoul Arts Center”. Più di una ventina le incisioni discografiche per Emi, Brilliant, Amadeus, Stradivarius, Naxos. Dal 2000 al 2014 è stato Maestro Assistente ai corsi di Azio Corghi e Luis Bacalov dell’Accademia Chigiana di Siena. È stato più volte ospite delle stagioni Chigiane in veste di violoncellista e di direttore d’orchestra. 

Matteo Fossi, fiorentino, ha avuto come principali maestri T. Mealli, P. Farulli, M. Tipo, P. N. Masi, il Trio di Milano, M. Rostropovich, M. Pollini. Molto attivo come concertista fin da giovanissimo, è uno dei più impegnati e versatili cameristi italiani: suona in duo con la violinista Lorenza Borrani, nel 1995 ha fondato il Quartetto Klimt, e nel 2006 il duo pianistico con Marco Gaggini, formazioni con cui ha un’intensa attività internazionale. Fossi si è esibito in tutte le principali stagioni italiane e in importanti teatri e festival in tutta Europa, USA, Brasile, Cina, Sud Corea, anche come solista con l’orchestra. Le sue numerose incisioni per Decca, Universal, Nimbus, Hortus, Tactus, Amadeus, Stradivarius, Brilliant, hanno vinto prestigiosi riconoscimenti internazionali. Attuaòmente è Direttore del Conservatorio R. Franci di Siena.

Il concerto sarà preceduto alle ore 20.30 dalla guida all’ascolto di Nicola Sani.

I biglietti (da 5€ a 20€) dei singoli concerti potranno essere acquistati sul sito www.chigiana.org fino alle ore 18.00 del giorno dello spettacolo, utilizzando carte di credito dei circuiti Visa, Mastercard oppure – con una commissione aggiuntiva – sul portale TicketOne.it. È possibile prenotare il biglietto degli spettacoli dal lunedì al venerdì (ad eccezione dei giorni festivi) dalle ore 9.30 alle ore 12.30 telefonando al numero 333.9385543.

Sono previste riduzioni per gli studenti e i ragazzi sotto i 26 anni di età e per chi abbia compiuto 65 anni. Sono inoltre disponibili biglietti di ingresso al prezzo di € 5 per i possessori della Carta Universitaria “Studente della Toscana”, per gli studenti del Polo Musicale Senese e delle scuole primarie e secondarie senesi, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

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