VICO CONSORTI

Presentazione dei volumi

VICO CONSORTI 1902-1979
Sculture, monumenti, decorazioni, progetti

LA GIPSOTECA VICO CONSORTI
DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA

a cura di Luca Quattrocchi e Livia Spano
Editoriale Artemide


giovedì 6 ottobre, ore 18.00

Palazzo Chigi Saracini, Siena


 

VICO CONSORTI 1902-1979. Sculture, monumenti, decorazioni, progetti, un volume a cura di Luca Quattrocchi e Livia Spano e pubblicato presso l’ Editoriale Artemide (Roma 2020), ripercorre criticamente l’intera attività dello scultore senese, a partire dal cospicuo materiale documentario conservato nell’archivio dell’artista, recentemente donato al Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena, arricchito ora da acquisizioni originali frutto di nuove ricerche in Italia e all’estero, da Siena a Roma, da Oropa a Bogotá. 

La vicenda artistica di Consorti, dal percorso creativo apparentemente lineare e legato alla tradizione e alla fedeltà al “vero”, mostra invece molti aspetti da ricostruire e talvolta da interpretare, alla luce delle varie stagioni che lo videro impegnato in contesti storici, politici e culturali molto diversi e anche geograficamente assai distanti tra loro.

Dopo la formazione senese negli anni Venti tra simbolismo e tardoliberty, Consorti raggiunge la maturità artistica nella Roma negli anni Trenta, decennio che lo vede coinvolto in diversi e importanti cantieri di regime nella capitale ma anche a Livorno, a Napoli e nella stessa Siena. Con il ritorno a Siena nel dopoguerra, ha inizio per Consorti la fortunata sequenza di significative commissioni d’arte sacra, che dopo la Porta della Riconoscenza nel Duomo senese trova con la Porta Santa per San Pietro in Vaticano la realizzazione più prestigiosa. Negli anni Cinquanta lo scultore trascorre un lungo periodo a Bogotá, dove raggiunge l’architetto Mazzoni per affiancarlo in una serie di lavori a carattere monumentale: un soggiorno problematico ma anche ricco di stimoli e opportunità. Nell’ultima fase di attività, rientrato definitivamente a Siena, Consorti non solo è l’artista di fiducia del conte Chigi Saracini, ma attraverso la sua scultura intrattiene anche un intenso dialogo con la città e le Contrade. 

Nel volume sono presenti i saggi di Marcella Cattaneo, Davide Lacagnina, Marta Lonzi, Martina Marolda, Stefano Moscadelli, Francesca Petrucci, Luca Quattrocchi, Livia Spano. 

LA GIPSOTECA VICO CONSORTI DELL’UNIVERSITÀ DI SIENA, a cura di Luca Quattrocchi e Livia Spano, pubblicato da Editoriale Artemide (Roma 2022) raccoglie i saggi dei curatori, a cui si aggiunge Martina Marolda, che esplorano i materiali di una collezione recentemente donata dagli eredi dello scultore al Dipartimento di Scienze storiche e dei Beni culturali dell’Università di Siena.

La Gipsoteca Vico Consorti raccoglie 115 gessi di piccole, medie e talvolta grandi dimensioni che permettono di ripercorrere per intero gli oltre cinquanta anni di attività di Vico Consorti (Semproniano, Grosseto 1902 – Siena 1979), muovendosi da Siena a Roma, a Bogotà e ritorno.

La collezione di gessi comprende opere compiute ed esposte dall’artista, bozzetti di opere poi realizzate in marmo o in bronzo, semplici progetti o modelli al vero, piccole sculture a carattere “libero”.

Si tratta di un corpus omogeneo e non di rado fortemente caratterizzato, in cui i singoli pezzi vanno letti come tappe autonome del processo creativo e, in taluni casi, come il suo esito finale. Mostrano il modus operandi dell’artista, che trascorre direttamente dall’ideazione alla modellazione: l’immaginazione di Consorti, sempre aderente al vero, ha un carattere eminentemente plastico che necessita di tradursi immediatamente in concreta tridimensionalità, senza il passaggio intermedio del disegno.

La Gipsoteca Consorti dell’Università di Siena si inserisce in un articolato sistema museale cittadino relativo alla scultura senese tra Otto e Novecento, che comprende la Gipsoteca Giovanni Dupré nel Museo della Contrada dell’Onda, la Gipsoteca Tito Sarrocchi al Santa Maria della Scala e la Gipsoteca Patrizio Fracassi in Palazzo Pubblico. Con l’apertura della Gipsoteca Consorti, Siena potrà quindi offrire un pregevole percorso museale su centocinquanta anni di scultura locale, coerentemente e quasi ostinatamente sviluppatasi in continuità con la tradizione, attraverso l’opera di alcuni dei suoi maggiori protagonisti e attraverso un materiale povero e fragile, strumentale e transitorio ma, al contempo, sensibile e ricco di molteplici indirizzi di lettura come il gesso.

Accademia Musicale Chigiana
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