Suoni nomadi sui colli della Val d’Orcia

di Eleonora Paolin

La Chigiana in anteprima per il Festival Paesaggi Musicali Toscani

Il violoncello di Reijseger con i suoi allievi chigiani a Vitaleta

 

“Panorama musicale”: espressione più ad hoc di questa non si può trovare per descrivere l’evento di martedì 13 agosto che vede la collaborazione dell’Accademia Chigiana con il Festival Paesaggi Musicali Toscani. L’appuntamento eccezionale alla Cappella di Vitaleta costituisce un’anteprima del Festival immerso nei territori della Val d’Orcia. Non si tratta di un consueto concerto ma di una esperienza paesaggistico-musicale, ovvero una performance nella quale gli allievi del seminario “Morphing music to media”, guidati dalla sapiente mano del compositore e violoncellista Ernst Reijseger, creeranno una sinergia tra visione e ascolto. Ma questa volta l’immagine da musicare non è proiettata su uno schermo, bensì è il paesaggio vivo della Val d’Orcia che si fa film. Il paesaggio infatti è un’immagine, risultato dello sguardo sul mondo disegnato dalle azioni dell’uomo: è anch’esso una trasfigurazione della Natura, come le musiche al centro del lungo programma del Chigiana International Festival “Out of Nature”.

La Val d’Orcia offre sempre al viandante uno scenario spettacolare con colori cangianti di stagione in stagione. Così la location naturale diventa anche ispiratrice e protagonista del progetto musicale: luogo magico e dotato di una sacralità che non è soltanto legata all’edificio religioso, ma anche alla conformazione stessa del territorio e alla sua storia. È proprio nella Val d’Orcia infatti che San Francesco ha celebrato le sue nozze mistiche con Madonna povertà. La piccola cappella, quasi una miniatura all’interno di quella ampia visione d’insieme, spicca in mezzo al color ocra delle colline senesi rese dorate dal sole estivo.

Alla chiesa è dedicato uno dei brani del concerto Magnificent Vitaleta, che custodisce fra le voci in contrappunto quattordici battute del Magnificat di Vivaldi. Reijseger e i suoi allievi suoneranno rivolti alla facciata della cappella, attorniati dal pubblico che potrà osservare il riflesso del tramonto su di essa e sullo spazio circostante. L’accordo degli sguardi verso oriente unirà tutti come in una mistica preghiera. Le possibilità esecutive e interpretative della musica tenderanno all’infinito come il profilo del panorama.

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I brani scritti da Reijseger per film e documentari di Werner Herzog sono stati rielaborati per l’ensemble insolito, lasciando comunque ampio spazio all’istintualità che i suoni e i colori circostanti offriranno agli esecutori. Non ponendosi alcun limite di genere o stile, la musica di Reijseger richiede solo una sincera connessione dello spirito con il paesaggio: è la musica di un abile funambolo che cammina sicuro sul sottile filo dell’orizzonte d’attesa del pubblico, assecondandolo o più spesso sorprendendolo. L’interazione tra musica e paesaggio sarà resa poi dal maestro attraverso una tinta ancora più vivida non proponendo una performance statica ma muovendosi nello spazio quasi a seguire il volo delle rondini che transitano per quei luoghi, come quel nomade che cerca se stesso nei luoghi che visita. “Playing the sunset”, ossia suonare il tramonto, così il Maestro Reijseger ha descritto l’evento; un ritratto sonoro che si anima e in cui la musica fa da colonna sonora al paesaggio-film finché il calar del sole non cadrà come un sipario su questo ampio spazio scenico, la natura.

Appuntamento il 13 agosto alle 18,30 alla Cappella di Vitaleta.

Per info e biglietti: http://www.paesaggimusicalitoscani.it/eventi/eventi.html