Chigiana e Fondazione SNAM – MUSICA, SCIENZE E TECNOLOGIE per l’INCLUSIVITÀ.

Il progetto “ACCADEMIA CHIGIANA FOR WOMEN

Grazie al contributo della Fondazione SNAM, l’Accademia Musicale Chigiana ha realizzato il progetto “Accademia Chigiana for Women”, con l’obiettivo di dare un contributo alla lotta contro la povertà educativa e in favore della parità di genere e in particolare sostenere l’accesso all’alta formazione musicale per giovani allieve provenienti da territori fragili e da contesti di disagio sociale.
Inoltre, in accordo con quanto previsto in ambito educativo nel PNRR, questa iniziativa si pone l’obiettivo di diffondere e sostenere presso il grande pubblico il rapporto tra la musica, la cultura scientifica e tecnologica e le discipline STEM, per favorire un approccio formativo di tipo STEAM, nella convinzione che l’integrazione tra scienza e arte nella formazione possa consentire le premesse per una vera innovazione originale.

STEM e STEAM: un presupposto da abbattere, con la musica

Quando si parla dell’accesso all’apprendimento delle materie STEM (dall’acronimo anglosassone di Scienza, Tecnologia, Ingegneria (Engineering) e Matematica) solitamente si pensa che aggiungere l’esercizio delle discipline artistiche all’insegnamento delle scienze, correlando la creatività alle pratiche di sviluppo tecnologico, possa aiutare ad abbattere la distanza statistica e materiale fra coloro che tradizionalmente sembrano essere indirizzati alla formazione nelle scienze umane e sociali – comunemente reputate come più aperte alle donne – e la cosiddetta cultura scientifica tout court, spesso riconosciuta come appannaggio maschile. Questo presupposto implica un modo di intendere le discipline artistiche come qualcosa di più attraente, in sintonia con la sensibilità degli individui, rispetto alle “fredde” scienze e tecnologie destinate all’attitudine di uomini pratici, poco avvezzi ai sentimenti e maggiormente capaci di azioni strategiche. Appare evidente che il pregiudizio di genere si annida anche dietro le buone intenzioni, poiché l’idea di supportare l’insegnamento delle discipline STEAM (con l’aggiunta della “A” di Arte) per ampliare l’accesso delle donne allo studio delle materie fisico matematiche, all’ingegneria e alle applicazioni per lo sviluppo tecnologico, presuppone e sancisce di fatto la convinzione di una differenza naturale fra i generi e le loro attitudini.
Dunque, è forse il caso di provare a sondare il rapporto fra l’esercizio dell’arte e l’apprendimento di scienza e tecnologia ribaltando l’ordine consueto dei termini, raccogliendo il vantaggio offerto dalle attività dell’Accademia Musicale Chigiana e dalla sua lunga esperienza nel campo dell’alta formazione musicale, per comprendere meglio in che modo questo intreccio di competenze e percorsi formativi possa permettere di raggiungere migliori risultati in termini di democrazia e condivisione strategica del sapere.
Rispetto alle condizioni tipiche dell’educazione formale di livello scolastico e universitario, laddove si prova ad usare l’arte per far apprendere meglio le discipline scientifiche e aumentare l’inclusività della formazione oltre le differenze di genere, classe, provenienza, all’Accademia Musicale Chigiana l’arte non è uno strumento ma è l’obiettivo principale e caratterizzante di un’esperienza di alto perfezionamento. La sua offerta formativa è destinata a studenti già maturi dal punto di vista delle competenze tecnico-espressive, selezionati attraverso audizioni che costringono al confronto fra i migliori giovani provenienti da diverse parti del mondo. Dunque, la questione si ribalta: in che modo l’Accademia Chigiana inserisce nei suoi programmi la necessità di apprendimento delle competenze scientifiche per migliorare le competenze artistiche dei propri allievi, aumentandone la competitività e perseguendo gli stessi obiettivi di inclusività?

ESERCIZI INCLUSIVI PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ

L’apprendimento della scienza e delle tecnologie, che ne trasformano i principi generali in applicazioni concrete dirette ad effetti mirati, aiuta gli allievi dei corsi di alto perfezionamento musicale a comprendere meglio i processi della creazione artistica, partendo proprio dalle meccaniche che regolano l’associazione fra idee, gesti ed elementi che portano alla costruzione di una composizione. Ad esempio, durante i corsi del Film Scoring Intensive Program, la realizzazione di mock up digitali delle idee musicali che porteranno alla realizzazione finale di una colonna sonora permette non solo una maggiore facilità di accesso e di controllo sui processi creativi, ma consente di indagare le proprie capacità creative e migliorarle abbattendo l’ostacolo di natura economica e sociale che impedisce ai più di affrontare le tappe necessarie all’apprendimento della direzione d’orchestra: queste prevedono infatti la concreta disponibilità di un contatto diretto e continuativo con un grande ensemble, e la disponibilità economica per aspettare di raggiungerlo. In questo, a causa dei pregiudizi di genere e alle modalità tradizionali di intendere un certo tipo di professioni musicali come la composizione e la direzione d’orchestra – solitamente intese al maschile e destinate ad individui di ceto elevato – le donne e i più poveri rimarrebbero esclusi dai percorsi di formazione che invece l’uso tecnologie permettono di aprire e democratizzare.
Inoltre, il ricorso all’uso delle tecnologie in supporto alla creazione artistica, pratica che accompagna i corsi del Film Scoring Intensive Program fin dalle sue prime mosse, permette agli allievi di sperimentare l’efficacia delle applicazioni e scoprire eventuali prospettive di sviluppo e miglioramento delle stesse. In questo modo l’esercizio dell’arte può diventare il volano per lo sviluppo tecnologico industriale e l’aumento di competitività, oltre a non dover chiedere chi siano le persone che intraprendono questo percorso formativo.

TECNOLOGIE PER CREARE INSIEME

L’applicazione tecnologica nel campo della creazione artistica permette anche di sperimentare più facilmente l’interazione fra diverse discipline che intreccia il suono alle immagini e alla manipolazione di materiali, coinvolgendo quindi corpi, soggetti e identità. Questo avviene in maniera significativa non soltanto nei corsi che prevedono l’impiego di tecnologie elettroniche come oggetto della didattica, come quello di Live Electronics. Sound and Music Computing, tenuto dai maestri Alvise Vidolin e Nicola Bernardini, che quest’anno ha esteso i suoi interessi all’installazione di artefatti per la diffusione del suono in collaborazione con il GRM di Parigi e l’Acousmonium. Ma gli effetti dell’interdisciplinarità fra arte, scienza e tecnologia riguardano anche esperienze formative come il Chigiana Opera Lab, che raccoglie intorno alla produzione operistica gli allievi di canto e di direzione d’orchestra, l’orchestra in residence, gli allievi di scenografia e di regia, provenienti da diverse accademie e con una forte presenza femminile in settori fino a poco tempo fa apparentemente destinati a soli uomini e socialmente ben stratificati. L’allestimento delle produzioni operistiche nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy ha visto la nutrita partecipazione delle allieve donne (e di docenti donne) alle esperienze formative nel campo della tecnica di progettazione e realizzazione degli apparati scenici, della luminotecnica e del light design, dell’acustica e del sound design, nonché alla direzione d’orchestra, cominciando a scalfire una convenzione ancora lunga a morire, a partire dai termini linguistici con cui si indica quest’ultima professione (il Chigiana International Festival & Summer Academy vede anche la presenza di un nutrito numero di maestre che si occupano della formazione musicale soprattutto nell’ambito della musica da camera). In tutto ciò le competenze scientifiche e tecnologiche si dimostrano ampiamente di supporto sia per l’accessibilità alla formazione professionale, sia per lo sviluppo di competenze che permettano di esprimere la propria individualità al di là delle differenze di genere, e sia infine per valutare e comunicare i risultati della propria esperienza formativa, in maniera collettiva e condivisa.

CAPIRE TUTTI PER CAPIRE MEGLIO LA MUSICA

Fin dal 2015, nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy, parallelamente ai corsi di alto perfezionamento musicale, l’Accademia realizza TellmeChigiana, un workshop di comunicazione e critica musicale online, frequentato statisticamente negli anni da un preponderante numero di donne e individui non binari. Il workshop sviluppa competenze critiche e comunicative che si esprimono attraverso l’uso delle tecnologie della comunicazione digitale, e ha conseguito negli anni il raggiungimento di un livello di formazione soddisfacente per un buon numero di partecipanti positivamente avviati alla carriera professionale e alla rapida affermazione nel campo nazionale dell’organizzazione dello spettacolo e della comunicazione. In questo caso il ricorso all’apprendimento di competenze scientifiche e tecnologiche aiuta non solo a migliorare l’efficacia della comunicazione propria e della Chigiana, ma serve a comprendere meglio le dinamiche dell’ascolto, la relazione con il pubblico, mediata e dal vivo, il rapporto fra l’esperienza estetica e le condizioni socio-culturali che caratterizzano la composizione del pubblico del festival estivo. Le tecnologie agiscono inclusivamente in termini di audience engagement e development, distribuendo competenze e stimolando interessi verso la musica in una modalità estremamente aperta e attenta alle differenze, comprese quelle derivanti dalla disabilità.
Come nel caso dei laboratori interdisciplinari, anche TellmeChigiana spinge alconfronto e all’interazione fra diverse esperienze, competenze ed eredità culturali, entrando direttamente a contatto con la platea internazionale degli allievi e cercando costantemente il collante che rende l’esperienza formativa chigiana allo stesso tempo variegata e unica, cogliendo l’occasione per mettere in luce attraverso video, campagne social e interviste, il modo in cui allieve di diversa estrazione geografica e nazionale affrontino il mestiere delle musica come strumento per superare le costrizioni di genere e gli ostacoli socio-politici alla libera espressione della loro individualità.

PER LE MAESTRE DI DOMANI

L’ Accademia Chigiana ha conferito cinque borse di studiointitolate alla Fondazione Snam ad allieve di provenienza italiana e internazionale per coprire lo svantaggio all’accesso dell’alta formazione musicale in termini di genere e condizioni economiche di partenza e sostenere la continuazione del percorso di cinque giovani maestre: Amelia Clare Cherry (Australia, Corso di Contrabbasso, M° Giuseppe Ettorre); Chiara Carretti (Italia, Corso di Live Electronics, M° Alvise Vidolin), Emanuela Olivelli (Italia, Corso di Percussioni, M° Antonio Caggiano), Kinga Olah (Ungheria, Corso di Oboe, M° Christian Schmitt), Yaroslava Inhatenko (Ucraina, Corso di chitarra, M° Eliot Fisk). Oltre al livello di preparazione raggiunto e dimostrato durante i corsi, la ragione che ha portato all’attribuzione delle borse di studio riguarda il tipo di strumento suonato – contrabbasso, percussioni, elettronica, solitamente abbracciati dagli uomini – sia la situazione socio-economica-politica di provenienza.
Il conferimento della borsa di studio, con relativa comunicazione attraverso i media tradizionali e digitali, mira ad intervenire sulla discriminazione di genere aumentando la visibilità delle giovani donne impegnate in determinati campi della musica, stimolando la crescita di nuove leve contro i pregiudizi che recludono le donne nell’apprendimento di un limitato numero di strumenti e campi del sapere musicale.
Inoltre, per quel che riguarda specificamente il corso di Live Electronics al quale i partecipanti accedono solitamente dopo aver completato un percorso di formazione universitaria nelle discipline STEM (Matematica, Fisica, Ingegneria), l’ingresso di un numero percentualmente rilevante di donne da una parte mostra finalità alternative ai percorsi di formazione scientifica e tecnologica, dall’altra ribalta la porta di accesso allo studio delle stesse, passando prima dalla musica per poi approfondire le competenze di acustica, ingegneria elettronica, fisica dei materiali, progettazione e sviluppo software.

Viaggio ALLA SCOPERTA DELLE BELLEZZE DI SIENA

Infine, la collaborazione fra Fondazione SNAM e Accademia Chigiana ha portato alla realizzazione di “Alla Scoperta Delle Bellezze Di Siena”, una visita al patrimonio artistico di Siena e a Palazzo Chigi Saracini, destinato a un gruppo selezionato di giovanissimi ragazzi e ragazze provenienti da zone economicamente depresse e socialmente svantaggiate del territorio italiano, nell’ambito del progetto SNAM “Ragazze in prima linea”.
I siti storico-artistici, culturali e paesaggistici visitati vanno dal Palazzo Guido Chigi Saracini, sede dell’Accademia Musicale Chigiana, con le sue collezioni di opere d’arte e di strumenti musicali, alla Cattedrale di Siena e Museo dell’Opera della Metropolitana, al percorso museale di Palazzo Sansedoni affacciato sulla magnifica piazza del Campo dove si corre il Palio, al Museo della Contrada del Drago che ha consentito di vivere la magica atmosfera del Palio di Siena.
Durante la visita a Palazzo Chigi Saracini i giovani hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con alcuni allievi chigiani (Leonardo Ricci, violino; Lorenzo Rossi, pianoforte; Giovanni Vai, Clarinetto) e confrontarsi con loro sul senso e sui motivi che portano a studiare musica mirando a farla diventare la propria professione, ascoltando dal vivo famosi brani di musica classica.
Presso il complesso museale Santa Maria della Scala, i ragazzi hanno potuto ammirare i capolavori della mostra “Arte senese” e svolgere un’attività di laboratorio intitolato “Una cartolina da Siena” . Un viaggio nel tempo e nella storia dell’arte a Siena, alla scoperta delle opere dei grandi maestri in esposizione, con particolare attenzione alle tecniche artistiche e agli stili pittorici. Alla fine, ciascun partecipante ha realizzato uno speciale francobollo da incollare su di una cartolina dipinta a tempera.