NATALE IN MUSICA CON CHIGIANA DIGITAL

DICEMBRE 2020 / GENNAIO 2021

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L’Accademia Chigiana vi regala 6 concerti!

  • Michele Campanella plays Beethoven 
  • Lilya Zilberstein and Quartetto Prometeo play Taneev
  • Antonio Meneses & Monica Cattarossi 
  • Francesco Dillon & Emanuele Torquati  
  • Daniele Rustioni conducts Beethoven’s 1st Piano Concerto, featuring Leonora Armellini, piano & Orchestra Giovanile Italiana
  • Coro Guido Chigi Saracini, Concerto per il Natale
    “O Emmanuel” Riflessione spirituale e musicale sulle sette “Antifone O”
    LIVE IN STREAMING 23 DICEMBRE, ORE 21
DIRECTOR’S PICK
Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Chigiana
I miei TOP 4 sul web:
1. Philharmonie di Parigi – L’opera di Stockhausen “Samstag aus Licht”, diretta da Maxime Pascal
2. Gran Teatre del Liceu – Barcelona, Spagna – Una visionaria Turandot di Puccini, tra lirica e videoarte
3. Deutsche Oper am Rhein – Il capolavoro di Viktor Ullmann Der Kaiser Von Atlantis
4. Il grande mandolinista Avi Avital interpreta  il Concerto per mandolino e orchestra in Sol maggiore di Hummel, con la direzione di Ton Koopman e l’Orchestra della Radio di Francoforte

LA CHIGIANA IN ITALIA

a cura di Stefano Jacoviello

Premio Giovanna Maniezzo 2020

Sabato 26 settembre 2020 l’Accademia Musicale Chigiana ha celebrato la memoria di Giovanna Maniezzo con il conferimento del Premio a lei intitolato e giunto alla seconda edizione. Il Premio è stato istituito grazie al generoso contributo del Prof. Avv. Marcello Clarich, già presidente dell’Accademia Chigiana, per il quale «questa iniziativa vuole esprimere gratitudine e amicizia per una professionista di primo livello che ha contribuito in modo determinante al rilancio dell’Accademia Chigiana. I giovani talenti dell’Accademia potranno trovare in Giovanna un modello di impegno, passione e generosità al quale ispirarsi».

Giovanna Maniezzo, veneta radicata a Roma, dove ha svolto la propria attività professionale per oltre 30 anni, è stata un’esperta di marketing e pubbliche relazioni fra le più apprezzate nel settore della cultura e della promozione musicale. Dal 2000 è stata direttrice marketing e comunicazione dell’Accademia di Santa Cecilia a Roma e dal 2015 consulente dell’Accademia Chigiana per le relazioni esterne e il fundraising.

Il Premio, infatti, è conferito all’allievo/a o all’ensemble partecipante ai corsi estivi di perfezionamento dell’Accademia che, oltre alle eccellenti qualità musicali, abbia mostrato particolari capacità nel valorizzare la propria immagine, nel diffondere il lavoro artistico attraverso i media e nel rapportarsi al pubblico.

Secondo tali criteri di efficacia comunicativa, valorizzazione della propria attività concertistica e adeguata divulgazione della propria immagine artistica il Premio “Giovanna Maniezzo” 2020 è stato assegnato al Trio Chagall (Edoardo Grieco – violino, Francesco Massimino – violoncello, Lorenzo Nguyen – pianoforte), ensemble che ha frequentato il corso di Viola e Musica da Camera tenuto dal M° Bruno Giuranna.

La giovane età dei componenti del trio si carica di valori che non fanno leva sulla scontata ideologia del “talent”, ma invitano il pubblico a saggiare la freschezza delle scelte interpretative. Allo stesso tempo il Trio Chagall dimostra di avere raggiunto un notevole grado di disinvoltura nell’affrontare un repertorio classico dove è importante assumersi il rischio di indagare nuove soluzioni pur conservando un rapporto solido con la tradizione.

Nel vivo desiderio di continuare a ispirarsi alla personalità di Giovanna Maniezzo e di mantenerne attivo il ricordo, il conferimento del Premio al Trio Chagall vuole manifestare l’intenzione di sostenere con entusiasmo che il lavoro dell’ensemble, affinché possa agire sempre più significativamente nella diffusione della cultura musicale.

La Commissione ha espresso inoltre una menzione d’onore per il pianista Gabriele Strata, allievo del corso di pianoforte tenuto dal M° Lilya Zilberstein, artista capace di interpretazioni musicali avvincenti e dotato di qualità personali ottimamente promosse, caratteristiche che vanno oltre un curriculum formativo e professionale già costellato di titoli e successi prestigiosi.

In accordo con le linee guida del Premio il Trio Chagall verrà invitato ad esibirsi all’Accademia Chigiana il prossimo giugno 2021 in occasione della ricorrenza del compleanno di Giovanna Maniezzo.

Trio Chagall

LA CHIGIANA NEL MONDO

I Bad Boys dell’Accademia Chigiana al festival IMPULS

THE BAD BOYS è un progetto che nasce da un paradosso: quello di mettere insieme alcuni compositori difficilmente classificabili che hanno seguito strade isolate, solitarie. Ma le strade dell’arte hanno sempre trovato terreno fertile nella discontinuità, nella provocazione, nel politically incorrect. Manuel Zurria*, flautista catanese, incontra Stephane Ginsburgh**, pianista belga, a Mosca in occasione di un Festival. Si sono subito intesi. Per questo hanno pensato di ritrovarsi in un contesto dove entrambi potessero sentirsi coinvolti e vicini. Nasce così The Bad Boys.

*Manuel Zurria nasce a Catania nel 1962 e si trasferisce a Roma nel 1980. Lavora con compositori italiani come S. Bussotti, A. Clementi, F. Donatoni, L. Francesconi, A. Guarnieri, F. Pennisi e F. Vacchi.  Particolarmente significativa la lunga collaborazione con Alvin Lucier e Salvatore Sciarrino. Ha ispirato un’intera generazione di compositori in tutto il mondo nella composizione di nuove opere per flauto. Nella lunga lista di prime esecuzioni a cui ha preso parte spiccano quelle su musiche di T. Riley, A. Pärt, F. Rzewski, A. Curran and K. Volans. Partecipa a Festival internazionali in tutto il mondo. Nel 1990 è uno dei fondatori di Alter Ego, ensemble aperto al nuovo in tutte le sue sfaccettature; attualmente è attivo al actually PMCE Auditorium a Roma.  Incide cd e vinili per numerose case discografiche. È autore di un progetto discografico singolare sul minimalismo diviso in 3 parti e 7 cd (REPEAT!, by Die Schachtel 2007, Loops4ever by Mazagran 2011 and Again&Again by ANTS Records 2020).

**Stephane Ginsburgh nasce a Bruxelles. Dopo il diploma alla Royal Music Conservatories of Mons and Liège in pianoforte e musica da camera, studia con Paul Badura-Skoda, Vitaly Margulis e musica contemporanea a Parigi con Claude Helffer e a New York con Jerome Lowenthal. Tiene recitals pianistici e concerti di musica da camera in Europa, Medio Oriente, Russia e Stati Uniti. Collabora stabilmente con Ictus Ensemble sotto la guida di George-Elie Octors. Ginsburgh è stato premiato dall’Unione belga di compositori per il suo impegno a eseguire musica contemporanea autoctona. Dal 1990 è membro del Bureau des Pianistes e dal 1991 partecipa attivamente al Contemporary Music Spring Festival Ars Musica di Bruxelles. Nel 1998 è cofondatore de Le Bureau des Arts oggi Sonar, un vivace gruppo di artisti versati in diversi tipi di espressione e creazione artistica, incluse musica, danza e letteratura. È stato direttore artistico del Centro Henri Pousseur (FR) dal 2010 al 2013. Tra i prossimi progetti discografici la registrazione dell’opera omnia per pianoforte di Morton Feldman in 5 cd per Sub Rosa.

F.A.C.E., Festival Alliance for Contemporary Music in Europe, è il nuovo network della musica contemporanea in Europa. Si tratta di una rete indipendente di festival, di artisti e ideatori, un laboratorio sperimentale internazionale, luogo di intersezione e di scambio, una finestra spalancata sul paesaggio della musica e della società europea di oggi. F.A.C.E intende promuovere persone, luoghi e progetti musicali sull’intero territorio europeo, creando e rendendo accessibili le nuove produzioni musicali e artistiche che raccontano il presente e anticipano il futuro a un pubblico attento al tempo e all’ambiente in cui vive.

Dopo l’elettrizzante esperienza del concerto in Germania, a cui l’Accademia ha partecipato con The Bad Boys, il prossimo meeting F.A.C.E avverrà nel contesto del Chigiana International Festival & Summer Academy 2021!  L’Accademia Chigiana ospiterà inoltre a Siena l’esecuzione di un progetto collettivo per quartetto d’archi, che unisce e connette ben 8 festival internazionali di spicco nel panorama della musica contemporanea e al quale si aggiungeranno successivamente altri festival in un ideale “domino” che abbraccia tutta l’Europa. 

ARTE e PALAZZO

a cura di Cesare Mancini
Il Fondo Guido Turchi

Oltre ad essere un organizzatore musicale tra i più apprezzati della sua epoca, Guido Turchi (1916-2010) è stato un fertile compositore, saggista di riferimento e un appassionato didatta. Le sue molteplici attività, sostenute e alimentate da una vasta e profonda erudizione, sono frutto della solida formazione strumentale e compositiva di scuola romana, perfezionandosi sotto la guida del M° Ildebrando Pizzetti (1880-1968). È stato docente di composizione al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e ha diretto il conservatorio di Parma dal 1967 e quello di Firenze dal 1970. Per quasi un decennio, dal 1978 al 1987, è stato direttore artistico all’Accademia Musicale Chigiana, in seguito alla collaborazione con altre istituzioni quali l’Accademia Filarmonica Romana, il Teatro Comunale di Bologna e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Guido Turchi è stato anche un instancabile e formidabile pubblicista, noto al grande pubblico come autore di alcune voci inserite nella fondamentale Enciclopedia della Musica della Utet e come collaboratore musicale de Il Corriere della Sera.

Nella ricorrenza dei dieci anni dalla sua scomparsa, l’Accademia Chigiana ha programmato una serie di iniziative commemorative a lui dedicate, nella speranza di essere presto realizzate in un contesto socio-sanitario più favorevole di quello odierno.

Il fondo di Guido Turchi giunge a Siena direttamente dall’abitazione del Maestro, affacciata sul Canal Grande a Venezia, grazie alla generosa azione degli eredi. Il nucleo indubbiamente più interessante è costituito dalla quasi totalità degli autografi musicali del Maestro, mentre la sezione riguardante la pubblicistica, composta dalle ultime pubblicazioni e da un’articolata tipologia di bozze, rappresenta l’esemplare percorso di un processo di ricerca e di produzione teorica. Le altre sezioni del fondo completano una biblioteca musicale di estremo rilievo. Con l’istituzione del fondo Guido Turchi, la Chigiana arricchisce considerevolmente il proprio patrimonio bibliografico, accogliendo tutti i manoscritti delle composizioni e degli originali studi teorici di uno dei protagonisti del secondo Novecento musicale.

Direttore Artistico dell’Accademia Musicale Chigiana 1978-1987
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CHIGIANA ALUMNI

a cura di Anna Passarini
Intervista a Joanna Natalia Ślusarcyzk, direttrice d’orchestra

1- I tre brani musicali che ti hanno fatto innamorare della musica.

Da quando ne ho memoria, sono stata affascinata dalla musica di Claude Debussy, che ho spesso eseguito da pianista. Uno dei brani che mi ha fatto innamorare è stato il suo Arabesque n.1. Un secondo brano è la Sinfonia n.4 (Sinfonia concertante) op. 60 di Karol Szymanowski, che non ho più smesso di ascoltare dopo averlo sentito per la prima volta. Un terzo brano che ha avuto  e continua ad avere un enorme impatto su di me è la Sagra della Primavera di Igor Stravinskij.

2- Da dove nasce l’amore per l’orchestra?
Ho sempre amato la musica per orchestra. Da pianista ho suonato quasi sempre da sola o in formazioni cameristiche, ma mi piaceva molto osservare il lavoro dell’orchestra. Quel tipo specifico di energia, che un gruppo di musicisti può sprigionare mi affascinava. Durante una lezione di pianoforte ho eseguito Alborada del gracioso di Maurice Ravel e vi ho intravisto così tanti colori, ombre e ispirazioni e così tante idee interpretative, che ho voluto implementarle tutte non “solo” al pianoforte, ma anche nella trama orchestrale. Allora ho preso una decisione drastica e nello stesso anno ho superato gli esami di Direzione d’Orchestra. All’ultimo anno sono stata felicissima di dirigere la versione orchestrale di quel brano. Vale sempre la pena seguire i propri sogni.

3- Come vivi il rapporto con i tuoi colleghi, direttori e orchestrali?
È un bene che al giorno d’oggi il rapporto del direttore con gli orchestrali sia spesso molto naturale, di mutuo rispetto. Ho fatto conoscenza con molti musicisti in varie orchestre e dopo è sempre più bello lavorarci. A volte quando arrivi per la prima volta di fronte a una nuova orchestra, ti sembra che sia difficile convincerli delle tue idee in quanto direttore relativamente giovane. Ma quando ci riesci è la soddisfazione più grande. 

Come sono i rapporti tra direttori?
Durante i concorsi internazionali e corsi di perfezionamento ho incontrato molti direttori meravigliosi, con i quali sono continuamente in contatto. Ci sosteniamo a vicenda, condividiamo esperienze, parliamo molto di musica, a volte vado a trovarli e tutte le volte in cui ci incontriamo “dal vivo” in qualche posto nel mondo è una delle note più piacevoli del viaggio!

4- Sei fondatrice di un’orchestra giovanile a Cracovia. Riesci a condividere la musica che interpreti con i tuoi coetanei, anche fuori dall’ambiente professionale?
Negli anni di attività della mia orchestra a Cracovia la preparazione dell’intero repertorio è stata una mia responsabilità. Siamo sempre partiti dal presupposto che se la musica presentata fosse stata eseguita con passione, anche il pubblico l’avrebbe colto, indipendentemente dall’età o dal background musicale. Credo che abbiamo avuto successo fin qui.

5- Che cosa apprezzi dei maestri con cui hai studiato, tra i quali Gatti, Kaspszyk, Strugała?
Nella mia attività di direttore ho avuto l’opportunità di partecipare a molte masterclass internazionali di direzione tenute da direttori straordinari. Sono molto felice di essere stata selezionata a far parte del programma di formazione con il Maestro Péter Eötvös dopo il superamento delle audizioni.

Sono inoltre molto riconoscente per la partecipazione al corso tenuto dal M° Daniele Gatti a Siena, che mi sarà d’ispirazione per tutta la vita. Devo molto anche al mio professore all’università, il fantastico direttore Mirosław Jacek Błaszczyk. Sono davvero grata del fatto che hanno tutti creduto in me e che mi hanno continuamente incoraggiata. Ho sempre cercato di imparare il più che potevo da ognuno dei miei professori, apprezzandoli per la loro professionalità, grande passione e l’arte della direzione.

6- Qual è il repertorio che ami d i più? Descrivilo con 3 aggettivi.
Se dovessi scegliere un solo periodo storico, penso sceglierei la musica della prima metà del XX secolo: una grande ispirazione per me. Sono affascinata dalla musica di Stravinskij, Prokof’ev, Šostakovič, Szymanowski, Bartók. Descrivere questa attrazione/fascinazione in tre aggettivi è una sfida difficilissima! Tra l’infinità di termini che si accavallano nella mente, dirò: energia interiore, i caleidoscopici colori orchestrali e padronanza e trasparenza della forma.

7- Fare musica al tempo del Covid: pro e contra.
Penso che la situazione che ci ha privati di un elemento fondamentale del nostro lavoro (creare e eseguire musica dal vivo e suonarla per il pubblico) sia insopportabile. Siamo tutti stanchi di aspettare che la situazione migliori. Vantaggi? Trovo che le persone abbiano iniziato a notare e ad apprezzare le cose che consideravamo normali. Inoltre abbiamo più tempo da dedicare alla sfera privata e a sviluppare nuove abilità. È un tempo buono per imparare lingue straniere, ora sto imparando l’italiano!

8- La città/il Paese più “musicale” in cui sei stato.
Se mi viene chiesto quale sia il luogo più musicale in cui sono stata non posso che rispondere: Siena! Le tre settimane trascorse in città durante il Chigiana International Festival è stata una delle esperienze più significative nella mia vita di musicista. Così tanti giovani fantastici e talentuosi provenienti da tutto il mondo in un luogo così suggestivo. Ricordo le calde sere estive e la musica che viene da ogni angolo, un sacco di concerti, eventi, workshop dal mattino alla sera. Musica ovunque.

9- Racconta la tua esperienza all’Accademia Musicale Chigiana.
Lavorare con il Maestro Daniele Gatti alla Chigiana Summer Academy, i corsi estivi dell’Accademia, è stato uno dei momenti più importanti di tutta la mia attività professionale. È incredibile quanto si riesca a migliorare in poche settimane e quanto l’atteggiamento verso la musica, l’analisi della partitura e il lavoro con l’orchestra possa cambiare. Vorresti imparare, conoscere e studiare sempre di più. E poi si ha la possibilità di dirigere la favolosa orchestra Giovanile Italiana, ogni giorno per tre settimane! Musicisti di talento e splendide persone! Sono così contenta di aver ricevuto il premio Rotary Club Siena al concerto di fine corso! La mia mente torna a quei momenti a Siena molto spesso. È una di quelle esperienze che non si possono dimenticare!

10- Prossimo progetto?
Attendo con impazienza la seconda parte della stagione artistica. Molti dei miei concerti in programma sono stati rinviati. Non possiamo essere certi di nulla ora, ma se tutto va bene, ho in calendario alcuni progetti davvero interessanti sia in Polonia che all’estero. C’è solo da augurarsi che possiamo ritornare alla nostra passione il prima possibile.