La Stagione di Concerti Micat in Vertice 2021-2022

OTTOBRE / NOVEMBRE 2021

Care amiche e cari amici,
la 99a Stagione “Micat in Vertice” ha un significato particolare. Non solo perché precede la Stagione del Centenario, ma è anche la prima stagione dell’auspicata ripresa dei concerti dal vivo in presenza del pubblico dopo il lungo lockdown che ha costretto lo svolgimento dei concerti delle due edizioni precedenti in streaming. La Stagione è caratterizzata dalla significativa presenza di nomi illustri, quali Salvatore Accardo, Marc André Hamelin, Luca Salsi, il Trio di Parma, Stefano Battaglia, Lorenza Borrani, Enrico Dindo, Pietro De Maria, numerose orchestre, tra cui la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra da Camera Italiana, l’ORT, nuove proposte multimediali (Bad Boys con Manuel Zurria e Stephane Ginsburgh) e giovani talenti, allievi dell’Accademia Chigiana, che saranno protagonisti della scena musicale dei prossimi anni, quali il violinista Gennaro Cardaropoli, la violoncellista Erica Piccotti e il violoncellista Ettore Pagano, nonché la pianista Leonora Armellini, allieva dell’Accademia di Imola “Incontri col Maestro”, recente finalista al Concorso Chopin di Varsavia. Una Stagione che presenta 15 concerti, piena di aspettative e speranze per una graduale, ma sempre più definitiva uscita dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria di questi ultimi due anni.
Ci vediamo ai concerti, non mancate!

Nicola Sani, Direttore Artistico, Accademia Musicale Chigiana
DIRECTOR’S PICK
Nicola Sani, direttore artistico dell’Accademia Chigiana
Il meglio delle stagioni musicali in Europa e nel mondo
a cura di Nicola Sani direttore artistico dell’Accademia Chigiana:
I miei scelte TOP:

1. Teatro dell’Opera di Roma – Julius Caesar prima assoluta, Musica di Giorgio Battistelli

2. Teatro di San Carlo Otello Musica di Giuseppe Verdi, Opera in quattro atti

3. ARS MusicaEuropera 5 – John Cage – Karolyi Kátalin, voce e Stephan Ginsburgh, pianoforte

4. Daniele Gatti dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma Musiche di Bach, Ravel e Stravinskij

LA CHIGIANA IN ITALIA

Gli 80 anni di Salvatore Accardo
TANTI AUGURI MAESTRO!
Concerto del 3 dicembre 2021
Teatro dei Rozzi, ore 21

L’incontro tra Salvatore Accardo e l’Accademia Chigiana avviene nel 1955, quando il violinista quattordicenne è ammesso nella classe di Yvonne Astruc, ottima insegnante e assistente di George Enescu. L’anno successivo l’Accademia Chigiana festeggia il 25° anniversario dei corsi estivi di perfezionamento e Salvatore Accardo è il primo violino del quartetto che esegue il lavoro del colombiano Luis Carlos Figueroa nel saggio finale del corso di teoria e composizione di Vito Frazzi.  Nel 1957 suona anche nel concerto di fine corso di Musica da camera, tenuto da Antoine De Bavier.
L’Accademia Chigiana offre a Salvatore Accardo l’occasione unica di incontrare non solo docenti e compagni di classe stimolanti, ma anche di vedere all’opera e stringere rapporti d’amicizia con interpreti e musicisti entrati nella Storia: nel 1960 Maurizio Pollini tiene il suo primo concerto all’Accademia; nel 1970 Franco Donatoni è docente di composizione e Siena accoglie eminenti personalità della musica e dello spettacolo quali Giorgio Strehler, Valentino Bucchi, Hans Werner Henze, Sylvano Bussotti, Luciano Berio e Goffredo Petrassi.
Nel 1973 Salvatore Accardo entra a far parte dei docenti chigiani, succedendo per il corso di violino a Franco Gulli, accanto a György Ligeti, che in quell’anno tiene un seminario sulla propria poetica compositiva, Valentino Bucchi, che tiene conversazioni sotto il titolo di “Musica allo specchio” e il seminario speciale di Stanislav Neuhaus. Quello stesso anno Luigi Dallapiccola espone la relazione “Schoenberg: premessa ad un centenario” e Michelangelo Abbado tratta la “Paganini Renaissance”, collegata al concerto serale di Salvatore Accardo e Dino Asciolla con alcuni allievi quali Riccardo Chailly, Charles Darden, Francesco Leonetti e Stewart Kellog. Negli anni successivi (1976) Salvatore Accardo è primo esecutore e dedicatario dei “Sei capricci” per violino solo di Salvatore Sciarrino e protagonista (1977) di una serie di concerti dedicati al recupero di pagine ottocentesche ormai dimenticate assieme ad altri Maestri Chigiani: Alain Meunier, Sylvie Gazeau, Bruno Giuranna, Franco Petracchi e Oscar Ghiglia. Dopo una pausa di 23 anni (dal 1981 al 2002) Salvatore Accardo torna all’Accademia Chigiana come docente di Violino a formare generazioni di grandi violinisti e giovani musicisti. A fianco al forte impegno didattico e concertistico, fonda il Quartetto Accardo e l’Orchestra da Camera Italiana, formata da suoi ex allievi, con cui tiene concerti in tutto il mondo in veste di violinista e direttore.
In occasione dell’80° compleanno l’Accademia Chigiana festeggia il suo illustre allievo e maestro Salvatore Accardo con un concerto che lo vedrà protagonista come solista e direttore al Teatro dei Rozzi di Siena, venerdì 3 dicembre, assieme all’OCI Orchestra da Camera Italiana. Un appuntamento tra i più attesi della 99° Stagione Micat in Vertice.

I premi dell’estate 2021
Gli allievi premiati nella 90edizione dei corsi estivi di alto perfezionamento dell’Accademia Chigiana

24 luglio 2021 – Premio Rotary Club Siena assegnato a Giulia Cellacchi, allieva del corso di Violino di Ilya Gringolts.


30 luglio 2021 – Premio Banca Monte dei Paschi di Siena 2021 assegnato al compositore iraniano residente in Italia Ardavan Vossoughi, allievo del corso di Composizione di Salvatore Sciarrino.



30 agosto 2021 – Premio Rotary Club Siena assegnato a Matilde Agosti, allieva del corso di Violoncello di David Geringas.


24 ottobre 2021 – III edizione del Premio “Giovanna Maniezzo” assegnato alla violinista franco-olandese Cosima Soulez-Larivière, allieva dei corsi di Violino di Salvatore Accardo e Ilya Gringolts. Menzione d’onore alla violinista Giulia Rimonda e al Duo chitarristico Renda-Trucco.



 

Dall’alto verso il basso, da sinistra a destra: Cosima Soulez-Larivière, Giulia Cellacchi, Ardavan Vossoughi, Matilde Agosti

LA CHIGIANA NEL MONDO

L’Accademia Chigiana al Festival Musiques démesurées di Clermont-Ferrand

Alessandro Fiordelmondo, Raul Masu e Rodney Du Plessis allievi del seminario tenuto da Alvise Vidolin e Nicola Bernardini “Live Electronics. Sound and Music Computing” sono I protagonisti a Les siestes musicales del Festival di musica contemporanea Musiques démesurées di Clermont-Ferrand.

I giovani compositori del seminario di Live Electronics dell’Accademia Chigiana sono stati ospiti del Festival di Musica Contemporanea Musiques démesurées di Clermont Ferrand, uno dei membri del network F.A.C.E. – Festival Alliance for Contemporary music in Europe. All’interno della sezione Les siestes musicales organizzati Giovedì 28 ottobre alle ore 12.30 presso il Museo d’Arte contemporanea Roger-Quillot (MARQ) di Clermont-Ferrand saranno presentate al pubblico tre composizioni di Alessandro Fiordelmondo, Raul Masu e Rodney Du Plessis in prima esecuzione assoluta. A completare il programma la composizione Recordare del docente Nicola Bernardini.

http://musiquesdemesurees.net/siestes-musicales-2021

Alessandro Fiordelmondo

Raul Masu

Rodney Du Plessis

Nicola Bernardini con un allievo del seminario di Live Electronics: Sound and Music Computing

Chigiana Conference 2021

“Musica e potere nel lungo XIX secolo”

Siena, Accademia Musicale Chigiana
2-4 dicembre 2021

L’uso della musica e delle altre arti come strumento per rappresentare ed esercitare il potere è un aspetto ampiamente indagato negli studi sulla società dell’antico regime e del XX secolo, perlopiù in relazione alle questioni dell’assolutismo e delle dittature. Il presente convegno approfondisce invece questo tema nel contesto del “lungo XIX secolo” (1789-1914 circa): l’età della rivoluzione industriale, del liberalismo e dei conflitti sociali, del nazionalismo e del colonialismo.

Il termine ‘potere’ non è inteso solamente in un’accezione strettamente politica, nel senso cioè del potere degli Stati, o della dominazione esercitata da una nazione o da un’etnia su un’altra. In linea con le più recenti riflessioni storiografiche e filosofiche, la portata del concetto è estesa a tutti gli aspetti della vita sociale in cui le relazioni di dominio/sottomissione sono significative. L’ambito geografico preso in esame è il mondo occidentale (Europa e Americhe), inclusi i territori extraeuropei assoggettati alla dominazione coloniale, o comunque influenzati da essa. Le relazioni coprono l’intero campo dell’esperienza musicale senza limitazioni di genere, spaziando dalla musica sacra a quella strumentale, dal teatro musicale alla canzone popolare.

Chigiana Conference 2021 è aperta a tutti fino ad esaurimento posti. La registrazione gratuita è obbligatoria. Registrati qui

Tutte le sessioni verranno trasmesse on-line in diretta sulla piattaforma Chigiana Digital e sui canali di YouTube e Facebook dell’Accademia Chigiana.

Il programma completo è disponibile sul sito di Chigiana Journal.

LETTERE D’ARCHIVIO

a cura di Cesare Mancini
Il fondo monografico a tema Josef Repplinger
Padre Hermann Josef Repplinger è uno stimatissimo gesuita incardinato nella diocesi di Klagenfurt, operoso e culturalmente strategico capoluogo di uno dei Länder dell’Austria, la Carinzia. Klagenfurt è nota non solo per gli spettacolari paesaggi montani e lacustri che la circondano, ma anche per aver dato i natali allo scrittore Robert Musil e per aver ospitato per molte estati Gustav Mahler, che in una capanna isolata nel bosco vicino alla città compose molti capolavori di riferimento del primo Novecento: quattro sinfonie, i Rückert-Lieder e i Kindertotenlieder.
A Klagenfurt, padre Repplinger stupisce per la vastità della sua cultura e per una metodologia di ricerca di rara meticolosità. Le materie che affronta escono spesso dall’ambito puramente teologico e toccano i campi più disparati, tanto da creare interessantissime occasioni di dibattiti interdisciplinari. Un esempio lampante si è avuto quando ha affrontato lo specifico argomento del Requiem nel pensiero e nelle arti, per il quale ha condotto una ricognizione di tale profondità da esaurire praticamente il tema. Stuoli di collaboratori gli procurano tutte le pubblicazioni reperibili, che egli raccoglie e studia con uno sforzo intellettuale di impressionante portata.
Una volta pubblicati gli esiti delle sue ricerche, padre Repplinger decide di rendere di pubblico godimento la sterminata mole di materiale raccolto. Lo strumento più appropriato appare quello della donazione. A questo punto, pur vivendo in una nazione tra le più culturalmente avanzate del mondo e, in particolare, tra le più attente in tema di conservazione dei libri, sceglie di donare la totalità del materiale riguardante la musica all’Accademia Chigiana.  È così che nel 2014 si costituisce nella biblioteca dell’Accademia il Fondo Repplinger, che proprio a causa della sua storia e delle ragioni che ne hanno determinato la formazione si presenta come particolarmente originale: monografico e al tempo stesso estremamente vario. Monografico, per l’unicità del tema che ne è alla base. Vario, per l’ampiezza di riferimenti che lo informano: più di 5.000 volumi, ripartiti in circa 4.300 partiture musicali di autori che vanno dal Seicento a oggi (con uno spiccato rilievo di compositori novecenteschi) e oltre 900 tra testi musicologici e testi letterari. La lingua predominante è il tedesco: un elemento in più per segnalare molti testi di questo sorprendente fondo librario come esemplari unici in Italia.
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Alcuni libri presenti nel Fondo Repplinger.

CHIGIANA ALUMNI

Intervista a Riccardo Zamuner, violino

1- Chi o che cosa ti ha avvicinato al mondo della musica e degli strumenti ad arco?
Ancora prima di nascere ascoltavo musica nel pancione di mia madre, perché entrambi i miei genitori sono pianisti, quindi la musica è stata da sempre elemento indispensabile della mia vita.
Ho scelto il violino dopo un concerto di Lazar e Pavel Berman, avevo 7 anni e dopo quel concerto che ascoltai con molta attenzione ero sicuro che da grande sarei diventato violinista.

2- Parafrasando un libro uscito di recente: qual è il mondo nell’orecchio di un violinista di oggi?
Nella mia camera da letto ho attaccato al muro un foglio con scritto “ricerca la bellezza”.
Ricercare sempre quel senso di pace interiore che solo determinati suoni possono darti.  Ecco il mio mondo sonoro è un mondo formato da suoni “puri” che cerco non solo nella musica ma anche in tutto ciò che mi circonda, soprattutto nella natura e in particolar modo nel mare.

3- I tre brani musicali che ti hanno fatto innamorare della musica.
Il Concerto per violino e orchestra di Pëtr I. Čajkovskij, che ascoltavo almeno una volta al giorno, Il Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns per due pianoforti e orchestra e Romeo e Julietta di Čajkovskij.

4- Riesci a condividere la musica che ammiri, studi e crei con i tuoi coetanei?
Frequento prevalentemente musicisti quindi è per me naturale condividere musica con i miei amici. Una cosa che mi rende molto felice e fiducioso è che quando invito qualche amico non musicista a un concerto, che sia tenuto da me o da altri bravi esecutori, restano sempre molto colpiti dalla bellezza della musica ed escono dalla sala da concerto arricchiti ed entusiasti.

5- Che cosa apprezzi dei maestri con cui hai studiato, tra i quali Salvatore Accardo, Sonig Tchakerian, Bruno Giuranna e Pavel Berman?
Tutti gli insegnanti che ho incontrato lungo il mio cammino sono stati per me importantissimi e hanno contribuito a fornirmi tutti gli elementi necessari per creare un mio “bagaglio” musicale.
Per me l’insegnante non è solo un musicista da cui apprendere questa magnifica arte, ma è una persona nella quale ripongo tutta la mia fiducia e con il quale si instaura un rapporto “unico”, difficile da spiegare in poche parole.

6- Qual è il repertorio che ami di più? Descrivilo con 3 aggettivi.
Amo tutta la musica, dal Barocco al ‘900. Forse l’autore che amo più ascoltare è Čajkovskij. Passionale, romantico, elegante.

7- Sei fondatore de I virtuosi di Sansevero, 12 solisti uniti nel segno della musica da camera per archi, con cui hai debuttato nel 2017 nella stupefacente Cappella di Sansevero di Napoli. Qual è il valore aggiunto di suonare e/o studiare in un ambiente che esprime bellezza, in luoghi d’arte?
I virtuosi di Sansevero è un progetto a cui tengo moltissimo. Ho coinvolto 12 musicisti, che come me provengono dalle più importanti Accademie e Istituzioni italiane ed estere, con l’intento di unire la bellezza dell’arte pittorica, scultorea e architettonica con la bellezza della musica. Il nostro debutto nel meraviglioso Museo di Cappella Sansevero nel 2017 ha confermato che l’esecuzione in luoghi d’arte così belli e di cui il nostro Paese è così ricco, crea qualcosa di veramente speciale, sia per gli esecutori che per il pubblico. Per il prossimo anno avremo anche il privilegio di avere artisti ospiti eccezionali.

8- Tra le realtà frequentate sia in Italia sia all’estero, dove hai trovato il miglior contesto musicale?
Ho avuto una sola esperienza estera ed è stata in Svizzera, quindi non ho molti termini di paragone. Credo che all’estero il contesto musicale sia molto valorizzato e che possano esserci più possibilità di lavoro, ma penso fortemente che l’Italia abbia un patrimonio artistico musicale unico, scuole di altissimo livello come l’Accademia Chigiana, la “W. Stauffer”, e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e luoghi d’arte da far invidia al mondo intero con eccellenze in tutti i campi ma purtroppo, non valorizzate al meglio dal nostro Paese.

9- Puoi raccontare la tua esperienza alla Chigiana?
L’Accademia Chigiana è diventata quasi una seconda casa, frequentandola ormai dal 2016.

È sicuramente un luogo unico e magico ed è stato per me luogo di crescita umana e professionale di grandissima importanza avendo avuto il privilegio di suonare in molti concerti con insegnanti come Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, David Geringas e Giovanni Puddu.

Un’esperienza sicuramente entusiasmante, formativa e gratificante.

10- Prossimi progetti e concerti?
Il Covid ha fermato la nostra attività, ma la voglia di ricominciare è tanta. Oltre ai concerti dei virtuosi di Sansevero, di cui ho già parlato, nei prossimi mesi dovrei recuperare diversi concerti in duo con il pianista Emanuele Delucchi, registrare un video per il CIDIM (Comitato Nazionale Italiano Musica) e a giugno suonare il concerto per violino e orchestra di P.I Čajkovskij ad Astana in Kazakistan. Inoltre nel 2022 concluderò il biennio specialistico di violino barocco, che sto seguendo con grande interesse.

ALUMNI ON STAGE

Gabriele Strata pianoforte

Ha ottenuto la menzione d’Onore alla seconda edizione del Premio Maniezzo a settembre del 2020. Ora si trova ad esibirsi in più città nel mondo. Segnaliamo alcune date nel prossimo futuro di questo giovane artista già in fase di carriera.

28 ottobre

Cerimonia vincitori 33° edizione Premio una vita nella musica all’interprete
Gabriele Strata https://www.teatrolafenice.it/event/premio-una-vita-nella-musica/

17 novembre

Barbican Hall di Londra – Guildhall Symphony Orchestra & M. Baldur Brönnimann, Gabriele Strata

https://www.gsmd.ac.uk/about_the_school/view_all_events/event_single_view/?tx_julleevents_pi1%5BshowUid%5D=6996

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