AMORI SOSPESI

Giovedì 14 Febbraio 2019 ore 21
Palazzo Chigi Saracini

Gabriele Mirabassi | clarinetto
Nando Di Modugno | chitarra
Pierluigi Balducci | basso acustico

Gli amori sospesi sono quelli che durano a distanza. Sospesi come fili verso il cielo di cui non si vedono gli estremi, ma solo una linea che fluttua nell’azzurro intenso dischiuso sui vicoli delle città di mare.
Sono gli amori fra persone lontane che non possono vedersi né toccarsi, ma solo sentire l’un dell’altro il suono della voce, a cui si attaccano come all’ultima ancora nella tempesta di ogni giorno.
Sono gli amori che si arrestano di fronte a una domanda, per mancanza di coraggio o timore delle conseguenze, e finiscono col nascondere un rimorso, rimandare un rimpianto.
Sono gli amori interrotti e mai finiti, di chi aggiorna con cura quotidiana i ricordi dei momenti passati insieme, abbandonandosi all’attesa per sempre.
Sono gli amori infiniti recisi da una perdita, che si trasformano in un angolo di pace dove rifugiarsi per il tempo che resta da vivere.
Gli amori sospesi si possono cantare e trasformare in musica. Esiste forse un’altra arte che concede di rivivere le emozioni di tempi irripetibili?
La musica sa prendere il ritmo della nostalgia, sa ritrarre il languore degli amanti lungo le curve di una linea melodica, sa sublimare l’attesa in una pausa dalla durata inaspettata.
Gli amori sospesi sono come gli “accordi sospesi”, che armonicamente non indicano nessuna destinazione, ma ci spingono ad ascoltare ancora, confidando in quello che succederà.

Pierluigi Balducci è una figura di spicco nel panorama del jazz italiano visto da sud. Qualche anno fa a lui viene l’idea di unire le corde del suo basso acustico con quelle della chitarra di Nando Di Modugno per tessere le trame di una tela da cui possa emergere il canto impareggiabile del clarinetto di Gabriele Mirabassi. Corde che tendono le passioni dell’ascoltatore, mentre lo strumento a fiato ne asseconda il respiro. Così il trio comincia la sua attività senza bisogno di un leader, senza erigere steccati fra i generi, ma valorizzando gli apporti di ciascuno, mescolati con divertimento.
La musica di Balducci si affacciava fin dagli esordi oltre l’Atlantico, verso l’America del jazz e quella del tango, senza dimenticare l’importanza delle radici pugliesi e il fascino delle musiche del Mediterraneo. Ha sposato il suono del suo basso elettrico a quello di altre corde pizzicate o percosse, come il piano di John Taylor. Ha dialogato con le ance di Roberto Ottaviano e Paul McCandless, le percussioni di Ninad Massimo Carrano e Michele Rabbia. Ma non ha mai nascosto l’attrazione verso la tradizione della musica classica europea. Di Modugno, affermato chitarrista classico, della genia che proviene dagli insegnamenti di Segovia e passa per Oscar Ghiglia, ma anche profondo conoscitore del linguaggio jazzistico, ed esecutore di tanta musica per cinema e teatro con Nicola Piovani, era un partner naturale per avviarsi su un ulteriore percorso di sperimentazione sonora.
La punta di diamante della formazione però non poteva che essere Mirabassi, musicista fra i pochi capaci di esprimere sempre una qualità artistica straordinaria in ambiti musicali anche molto diversi. Mirabassi ha lavorato nell’ambito del teatro e della danza. Ha collaborato con alcune fra le più grandi personalità internazionali della musica classica, del jazz, della canzone d’autore e delle musiche tradizionali. Predilige in modo particolare l’universo musicale brasiliano, dove ha all’attivo registrazioni con una figura leggendaria come Guinga, e con un altro grande eclettico come il pianista André Mehmari.
Il trio di eccezione formato da Mirabassi, Balducci e Di Modugno ha dunque in serbo tutto ciò che serve per poter raccontare in musica gli amori sospesi, che hanno dato anche il titolo al loro primo disco insieme (Dodicilune, 2015). Composizioni in bilico fra l’Europa e l’America, fra il cinema e la canzone, fra la musica da camera e l’orchestra popolare: è quello che ascolteremo nel primo appuntamento di Tradire 2019, con molte sorprese e inediti.

ASCOLTO LIBERO

Pierluigi Balducci Quartethno, Terra Vecchia (L. Berg), da Niebla, Splasc(h) 1999
Pierluigi Balducci, Bushladen (P. Balducci), da Rouge!, Spalsc(h), 2005
Pierluigi Balducci, B minor waltz (For Ellaine), (B. Evans), da Evansiana, Dodicilune
Pierluigi Balducci, Napoli Visionaria (P. Balducci), da Stupor Mundi, Dodicilune 2008
Nando Di Modugno, Bido (N. Di Modugno), da Cercle Magique, Dodicilune 2017
Nando Di Modugno, Deep is the night (J. Parry), da In Quiet Tones, (2013)
Nando Di Modugno, Triplo Concerto op.131 “Degli Oleandri” (R. Gervasio), Tactus 2013
Gabriele Mirabassi, Les Amants (E. Pierannunzi), da Racconti Mediterranei, EGEA 2000
Gabriele Mirabassi e André Mehmari, Choro da Continua amizade, da Miramari, EGEA 2010
Gabriele Mirabassi, Ferie d’Agosto (B. Lena), da Come una volta, EGEA 1996
Gabriele Mirabassi con Gianmaria Testa, Polvere di gesso, live, Vienna 2013

Gli Amori Sospesi (N. Di Modugno), da Amori Sospesi, Dodicilune 2015

INGRESSO GRATUITO